Impianti Elettrici Industriali Milano
Come devono essere gli Impianti Elettrici Industriali Milano perché risulti a norma? e il nostro, è sicuro?
In italia ci sono moltissimi impianti obsoleti, praticamente tutti quelli realizzati prima degli anni ’90 e quindi non più rispondenti agli attuali criteri di legge. in una casa moderna tutto viene alimentato tramite elettricità: può sembrare una banalità, ma proprio per questo è importante che l’impianto sia progettato bene, senza rappresentare un pericolo per la sicurezza delle persone. oltre alla necessità di alimentazione delle utenze, oggi si devono aggiungere il controllo del comfort tramite sistemi di regolazione per il risparmio energetico, gli impianti di sicurezza (allarme, antintrusione e di tvcc), la connettività tramite il cablaggio strutturato
L’ home entertainment con sistemi di diffusione sonora e distribuzione del segnale video. e, per far fronte a nuove esigenze, recenti norme sono state emanate dal cei (comitato elettrotecnico italiano).il quadro legislativo di riferimento in vigore è composto dal dm 22/01/2008 n. 37 e dalla norma cei 64-8 che rappresenta un’importante evoluzione del concetto di impianto elettrico. oltre a essere sicuro, oggi deve garantire standard minimi di prestazioni in termini di funzioni, di usabilità e di fruibilità. impianti elettrici, la situazione in italia
Dei circa 4 milioni di incidenti domestici che si verificano in italia in un anno, 241 mila sono imputabili a cause elettriche: circa il 6% del totale. secondo le rilevazioni, sono molte le abitazioni che ancora non hanno un impianto elettrico a norma. un dato che deve fare riflettere su quanto il grado di sicurezza sia ancora troppo basso nelle nostre case. impianto elettrico a norma. il quadro normativo la legge 46/90 nel 1990, con l’entrata in vigore della legge 46/90, è stato introdotto un sistema di regole sull’installazione, la progettazione e la certificazione degli impianti elettrici per un utilizzo sicuro dell’energia elettrica. le principali innovazioni sono state:
Obbligo dell’abilitazione a operare sugli impianti, quindi solo installatori qualificati e professionisti abilitati; obbligo di una dichiarazione di conformità – rilasciata al termine dei lavori dall’installatore che attesti che l’impianto sia stato realizzato secondo le normative e la regola dell’arte; obbligo di adeguare gli impianti già esistenti con alcune dotazioni minime di sicurezza: interruttore differenziale, dispositivo di sezionamento, dispositivo di protezione dalle sovracorrenti e di protezione nei confronti dei contatti diretti. il decreto ministeriale 22/01/2008 n° 37 nel corso del 2008, la legge 46/90 è stata sostituita dal decreto ministeriale dm 37/08 che ha introdotto alcune modifiche.
In particolare assegna al proprietario dell’impianto l’obbligo di adottare le misure necessarie per conservare le caratteristiche di sicurezza, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dall’impresa installatrice. viene confermato il ruolo delle norme tecniche: nel caso degli impianti elettrici, la cei 64-8 rappresenta il riferimento per la realizzazione di impianti secondo la “regola dell’arte”.
la norma cei 64-8 rappresenta il principale riferimento normativo per tutti coloro che operano sugli impianti elettrici di bassa tensione. nel 2011 la norma è stata integrata con un nuovo allegato che, attraverso la definizione di livelli minimi delle dotazioni impiantistico-funzionali nel settore residenziale, ha introdotto un nuovo modo di classificare l’impianto elettrico. si tratta di un importante passo verso la definizione di uno standard di qualità degli immobili, in cui tutte le componenti, dall’involucro casa all’impianto elettrico, devono soddisfare criteri di sicurezza, sostenibilità ambientale, usabilità e fruibilità. la norma rappresenta anche un’importante evoluzione del concetto di impianto elettrico che si basa non solo sulla sicurezza, ma anche sulle prestazioni dello stesso.