Impianto Elettrico Costi Milano
Sistema assai complesso, Impianto Elettrico Costi Milano possono essere definiti come l’insieme di apparecchiature elettriche, meccaniche e fisiche che servono per la trasmissione e l’utilizzo dell’energia elettrica.
Composto da cavi, conduttori e vari accessori capaci di condurre l’elettricità fin dentro le nostre case, questo delicato impianto presuppone l’esistenza di un gestore elettrico, un ente con il quale l’utente stipula un contratto di fornitura d’elettricità. L’impianto elettrico ha quindi lo scopo di trasferire la corrente elettrica da un determinato punto di recapito a un punto di utilizzazione; per un’abitazione ad esempio verrà progettato un impianto a uso civile, capace di trasportare la corrente dal contatore ai punti luce, alle prese e agli utilizzatori fissi della casa.
Se usurato, mal progettato, sottodimensionato o privo dei requisiti imposti dalla normativa vigente in materia di sicurezza e manutenzione, l’impianto elettrico potrebbe diventare fonte di pericolo per oggetti e persone. La sicurezza di un edificio infatti, qualunque sia la sua destinazione d’uso, dipende in gran parte dalle condizioni degli impianti presenti al suo interno: forse non tutti sanno che il malfunzionamento dovuto a cause elettriche, spesso causa di incendi, gravi incidenti ed esplosioni, è uno dei primi fattori di rischio per incidenti domestici e condominiali nel nostro Paese.
Quali sono, quindi, i requisiti fondamentali di un impianto costruito a regola d’arte? E quale può essere il costo di un impianto elettrico a norma? Scopriamo insieme gli elementi di cui si compone un impianto, i riferimenti normativi che ne regolano la realizzazione e gli incentivi fiscali che includono la messa a norma degli impianti elettrici.
I principali elementi di un impianto elettrico: l’importanza di messa a terra e magnetotermico differenziale Disciplinati da norme stringenti fondamentali per la sicurezza, gli impianti elettrici sono i protagonisti indiscussi del comfort abitativo; capace di alimentare moltissime funzioni, l’impianto trasporta corrente elettrica per il funzionamento di illuminazione, punti luce, elettrodomestici, prese elettriche, riscaldamento, condizionamento dell’aria e molto altro ancora. Ma da cosa sono composti gli impianti elettrici in ambito domestico? Un impianto elettrico progettato a regola d’arte sarà composto dai seguenti elementi costitutivi:
Il contatore: di proprietà del gestore della rete elettrica e installato da quest’ultimo, il contatore si colloca nell’unità immobiliare oppure nel locale contatori del condominio. Spesso dotato di un display elettrico, ha lo scopo di registrare i consumi. Il quadro elettrico: collegato al contatore, il quadro elettrico o quadro di distribuzione si trova nell’unità immobiliare ed è adibito alla distribuzione dell’energia elettrica. Funzionale per alimentare o scollegare le linee di cui è composto l’impianto, è formato da interruttore generale, magnetotermico differenziale e interruttori delle diverse linee elettriche.
Linee elettriche: suddividono i carichi in modo da non sovraccaricare un singolo tratto di conduttore. Ogni linea ha il suo interruttore al quadro, in modo da poter sezionare i carichi e disattivare, quando necessario, solo la linea che riscontra anomalie. Negli impianti elettrici residenziali solitamente troviamo almeno una suddivisione relativa a punti luce e punti forza motrice. Cavi elettrici: composti generalmente da rame e specifiche guaine isolanti, i cavi consentono all’elettricità di raggiungere ogni area della casa.
Cassette di derivazione: hanno lo scopo di ospitare i collegamenti che permettono di derivare le linee di utenza dalle dorsali. Punti luce: costituiscono tutti i punti in cui è posizionato un utilizzatore per illuminazione. Punti FM: costituiscono tutti i punti in cui è presente una presa o un collegamento diretto a un utilizzatore generico. Frutti: interruttori, prese e pulsanti. Fondamentale per mettere a norma e rendere sicuro un impianto elettrico è infine il magnetotermico differenziale.